Finanziamenti StartUp Italia
#crearevalore
Pubblicato il: 2 Ago 2017
Finanziamenti StartUp Italia: punti di forza e debolezza
STARTUP ITALIANE: tempo di festeggiare o di fermarsi a riflettere?
Ecco un quadro abbastanza emblematico sullo stato dei finanziamenti per start up in Italia. La situazione a tratti sembra incoraggiante da una parte, mentre dall’altra qualcosa non convince a fondo.
Vediamo di fare un breve quadro sulla situazione ‘Finanziamenti Start up’.Emerge infatti un dato significativo dall’ultima ricerca di InfoData riguardante il numero delle StartUp innovative al II trimestre 2017.
StartUp innovative
- più di 7.000 aziende attive sul territorio
- 2.300 attive nella produzione di software ed informatica
- 94% delle startup innovative italiane ha un capitale sociale inferiore a 10mila euro
- 79% impiega al massimo 4 addetti
- 50% fattura meno di 100mila euro l’anno
In molte quindi alla ricerca di fondi per start up, ma soprattutto Start Up di piccole dimensioni. Italia quindi, come sempre, patria delle PMI (certamente vero valore aggiunto su cui si fonda l’eccellenza produttiva italiana) ma che spesso non riescono ad avere una visione di azienda a respiro internazionale.
Il miraggio del BUSINESS SCALABILE
Quest’analisi ci permette di comprendere come le piccole dimensioni delle PMI non riescano ad attirare importanti Business Angel, o grandi investitori capaci di accelerarne la crescita.
In particolare il nanismo del mercato di riferimento e dell’investimento rendono spesso meno appetibile l’investimento stesso, soprattutto dopo la primissima fase di accompagnamento del business angels, dove servono denari per scalare l’ industrializzazione del prodotto ed arrivare a mercato…perchè senza un prodotto presentabile e vendibile l’investimento proprio perde molto del suo interesse.
Che sia l’aprire l’equity crowdfunding a partner commerciali e tecnologici come opportunità da affiancare all’estenuante ricerca di cash?
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