Kai-Zen: miglioramento continuo per la tua azienda
#crearevalorePubblicato il: 29 Gen 2020
Kai-zen (改善): Continuare a migliorarsi principio alla base dell’evoluzione umana e utilizzabile per la crescita delle nostre aziende. È un termine di origine giapponese, che si compone di due termini che sono rispettivamente “KAI”, cambiamento, “ZEN” che letteralmente significa buono/meglio.
È stato coniato da Masaaki Imani nel 1986 per descrivere la filosofia di business che supportava i successi dell’industria nipponica negli anni ‘80 con particolare riferimento alla Toyota.
Prendendo la definizione di Wikipedia “Il Kaizen come pratica economica è riferito all’efficienza dei fattori produttivi legati alla microeconomia aziendale attraverso lo sviluppo di Sistemi di Gestione finalizzati al contenimento dei costi di produzione”.
Tale processo è sotteso da due funzioni principali:
- Maintenance (manutenzione)
- Improvement (miglioramento)
Far proprio il Kaizen comporta un corretto bilanciamento delle due funzioni al fine di ottenere il “buon cambiamento”: l’obiettivo della maintenance è quello di mantenere gli standard attuali (tecnologici, gestionali e operativi), mentre l’obiettivo dell’improvement è quello di migliorarli.
Per riuscire ad applicare la metodologia Kaizen e far sì che sia funzionale, è bene seguire alcuni punti fondamentali che ti aiuteranno a raggiungere il cambiamento desiderato!
- Non pensare a cosa “sia giusto fare”. Liberati dalle tue convinzioni lavorative e processuali;
- Focalizzati sui possibili miglioramenti ottenibili e non sui possibili problemi;
- Nega lo status-quo con forza, senza la tentazione di tornare indietro;
- Non cercare subito la perfezione. Si tratta di un miglioramento continuo, non immediato e quindi “veloce e grezzo, non lento e forse perfetto”;
- Correggi gli errori e risolvi i problemi solo quando si presentano;
- Utilizza la 5 whys analysis per ricercare la radice dei problemi;
- Coinvolgi tutti gli stakeholder. I pareri altrui aiutano sempre a migliorarsi;
- Non porre limiti alle possibilità di miglioramento.
Come si applica il metodo Kai-zen?
È fondamentale sapere che il Kaizen è uno degli strumenti principali del Lean Management ed i suoi cicli di feedback sono alla base dei principi che hanno ispirato il Ciclo di Deming, noto anche come PDCA:
- PLAN: pianificare un’azione o un processo e standardizzarla/o
- DO: eseguire il programma
- CHECK: verificare ogni fase del programma, ed individuarne i punti di debolezza, al fine di migliorarli
- ACT: intervento di miglioramento
Ma non è tutto!
Esistono anche 5 Regole “d’oro” che dettano la giusta ricetta per l’attivazione del Kaizen:
- La prima regola dice di “non affidarsi a soluzioni copia-incolla”, perché per far sì che il metodo Kaizen riesca ad essere efficace durante i processi e le attività aziendali, è fondamentale che avvenga un cambiamento radicale a tutto il sistema operativo. Ogni sistema necessita di migliorie differenti, per questo il “copia-incolla” risulterà improduttivo.
- “Partire dal top management”: imprenditori, amministratori delegati…non devono solo osservare e partecipare da remoto nella riorganizzazione aziendale, ma essere veri e propri motivatori.
- Il terzo principio è “dare responsabilità alla base”: è importante che tutto il personale aziendale sia coinvolto durante il Kaizen.
- Quarto punto: “far leva sulla flessibilità e sulle dimensioni delle piccole e medie imprese”.
Il raggiungimento del successo da parte di piccole imprese dovrebbe essere più semplice, così come dovrebbe essere più rapido l’allineamento di ogni area aziendale. - L’ultima regola afferma “meno ristrutturazione finanziaria, più riorganizzazione operativa”, ovvero un invito a ricollocare al centro il know-how interno, le eccellenze produttive, ciò che un’azienda è capace di fare.
Chi coinvolge il Kai-zen?
Questo metodo valorizza la produzione e si attiva per un processo di riduzione ed eliminazione definitiva degli sprechi.
Tuttavia il Kaizen non si ferma qui, infatti prevede che la spinta propulsiva veda coinvolta la sfera della “forza lavoro”, parte attiva della Lean Production. Chi lavora a GEMBA (luogo dove accadono le cose) è conoscitore dell’intero processo e può essere promotore oltre che esecutore del miglioramento.
In conclusione l’approccio alla gestione della tua azienda, secondo il pensiero Lean, dovrà interessare tutti gli aspetti che ne permettono il funzionamento: la strategia delle 5S ne è un chiaro esempio.
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