Value Stream Mapping
#crearevalorePubblicato il: 4 Ott 2018
L’analisi del flusso del valore, Value Stream Mapping, è una delle tecniche di Lean Management ad oggi applicate per perseguire un miglioramento continuo della produzione.
Vediamo quali sono le caratteristiche principali del VSM e come è in grado di apportare maggiore efficacia ed efficienza in azienda!
Caratteristiche della Value Stream Map (VSM)
Il VSM aiuta ad avere sotto controllo ogni singolo processo produttivo. Mostra i punti di forza e di debolezza della produzione che possono e devono essere monitorati quotidianamente, al fine di raggiungere una ‘perfezione produttiva’ costante.
Uno strumento di Lean Management che può essere applicato in qualunque momento in ogni azienda, e che garantisce risultati davvero efficaci in tempi brevi.
Come si applica il Value Stream Mapping
Il processo di lavoro (sia di ufficio che operations, quali approvvigionamento, stoccaggio, lavorazione, spedizione) si rappresenta, tipicamente a post-it. Identifica i ruoli di fornitore e cliente (interno e/o esterno), le fasi ed attività a valore aggiunto e quelle non. In questo modo risaltano i punti di forza ed i punti di debolezza, sui quali sarà fondamentale intervenire.
L’avere costantemente sotto controllo il percorso produttivo, offre un concreto spazio di intervento per applicare un miglioramento continuo anche nei piccolissimi dettagli, spesso sottovalutati ma di fondamentale importanza se moltiplicati nel tempo e nel valore del singolo prodotto.
Sono definite attività a non valore aggiunto: proprio quelle attività che vengono fatte ma di cui non ha percezione il cliente, che non è di fatto disposto a pagarle. Questo approfondimento offre quel margine di miglioramento continuo in grado di fare la differenza in azienda.
Le attività a non valore aggiunto si devono però dividere in:
- Attività a non valore aggiunto che vanno tenute sotto controllo ed ottimizzate in quanto risultano di fatto indispensabili all’attività produttiva o sono comunque propedeutiche alla vendita
- Attività a non valore aggiunto che devono essere eliminate per ridurre gli sprechi produttivi, tutte quelle attività che il cliente non ritiene di valore ma che di fatto non sono nemmeno indispensabili per produrre e/o vendere
Questi punti vengono identificati grazie ad una schematizzazione di flussi sui quali intervenire che possono essere raggruppati in flussi:
- fisici (spostamento di mezzi, materiali)
- informativi (comunicazioni, scambio dati)
- temporali (quantificazione del tempo in ogni parametro produttivo)
E’ evidente come lo smembrare ogni singolo passaggio aiuti a mettere in luce il valore di ogni singola procedura in termini di risultato finale per il cliente.
Quali vantaggi apporta il VSM?
Prevenire gli sprechi in azienda permette di aumentare il valore della produzione perché ottimizza i costi e migliora la qualitàproduttiva, offrendo un valore aggiunto superiore al cliente.
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